“Se io mi fermo, si ferma Roma”: al via campagna delle cooperative sociali di Innovainrete *
2 Luglio 2024“Senza l’adeguamento delle tariffe da Comune e Regione saremo costrette allo stop”
Roma, 2 luglio 2024 – Una persona anziana da assistere a casa sua, una persona con disabilità da accompagnare al lavoro, un bambino o bambina da sostenere dall’apprendimento al tempo libero, uno spazio pubblico da tenere pulito, un’attività culturale da organizzare, cure infermieristiche da assicurare e molto altro: dietro a ognuna di queste attività vitali per la Capitale c’è un lavoratore o una lavoratrice di una cooperativa sociale, e strutture complesse che permettono loro di operare.
Innovainrete, che coordina 11 cooperative romane presenti in tutti i Municipi della Capitale*, lancia oggi la campagna: “Se io mi fermo, si ferma Roma”. Immagini di veri operatrici e operatori, volti sconosciuti il cui lavoro non è adeguatamente valorizzato dalla parte delle Istituzioni responsabili dei servizi nei quali operano. L’obiettivo dell’iniziativa virale, aperta all’adesione delle parti sociali, dell’associazionismo e di tutte le realtà interessate e solidali, è dar loro un volto e le parole giuste per chiedere al Comune di Roma e alla Regione Lazio di fare la propria parte: “Senza l’adeguamento delle tariffe da Comune e Regione saremo costrette allo stop”.
Innovainrete nasce “per guardare oltre l’emergenza, e ideare soluzioni strutturate sul lungo periodo, dove ogni attore del terzo settore abbia il proprio posto, svolga un ruolo integrato con gli altri e rimoduli le varie tipologie di servizi”. Da qui la necessità di costruire un “soggetto integrato”, una “rete operativa” tra cooperative, in grado di rispondere a più bisogni, e di attivare un processo virtuoso tra le nuove domande che si generano nei territori e sviluppare risposte innovative.
“Dopo il rinnovo del contratto di settore – spiegano gli operatori di Innovainrete – le cooperative sociali hanno, giustamente, adeguato i compensi di lavoratrici e lavoratori, ma le istituzioni di cui garantiamo strutture e servizi non sembrano intenzionate a farlo, scaricando su strutture già gravate da anni di sottofinanziamento tutto il peso di questo doveroso adeguamento”.
Le sole organizzazioni di Innovainrete intervengono direttamente sui bisogni di circa 8 mila persone con benefici potenziali per circa 24mila famiglie, con oltre 2.700 mila lavoratrici e lavoratori e circa 500 volontarie e volontari attivi nei diversi settori.
“Prendiamo la parola – aggiungono gli operatori e le operatrici fotografati – per ricordare che una cooperativa sociale non è un’impresa come le altre, che noi lavoratrici e lavoratori siamo loro socie e soci e, dunque, non possiamo permettere che il mancato riconoscimento dei nostri diritti da parte delle istituzioni responsabili si traduca in una condanna alla chiusura per quei presidi territoriali e di intervento sociale che sono i nostri posti di lavoro”.
Per interviste: Elisa Paris +39 348 370 5667 Stefano Cignitti: +39 3471801193
Innovainrete sarà in presidio in p.za del Campidoglio il 4 luglio alle ore 17.30 e presso la Regione Lazio in p.za Oderico da Pordenone il 15 luglio dalle ore 17.30
*Innovainrete è promossa da: Aelle il punto, Arca di Noè, Il Brutto Anatroccolo, Cospexa, H-Anno Zero, Idea Prisma 82, Magliana Solidale, Meta, Nuove Risposte, Il Piccolo Principe, Mediterranei